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Il respiro della libertà. Dialogo aperto tra paura e speranza

4/10/2011

Nell’ottica di interrogare il tema del respiro anche nelle sue valenze metaforiche, “Il respiro della libertà” è una riflessione di carattere esistenziale che mette in luce gli aspetti spirituali, antropologici e sociali connessi alla questione della libertà come modo di essere della persona umana.
L’analogia tra respiro e libertà incontra un limite in una fondamentale differenza: l’atto di respirare è normalmente un atto irriflesso che non chiama in causa la ragione umana, mentre la libertà richiede sempre un esercizio consapevole. L’uomo vive grazie al respiro e si realizza nella libertà, ma della libertà può abusare.

Vittorio Dan Segre

Nato in Piemonte nel 1922, emigrato in Palestina nel 1939, ha iniziato l’insegnamento universitario nel 1969 dopo una carriera militare e diplomatica. Professore Emerito di Pensiero politico ebraico all’Università di Haifa, ha insegnato a Oxford, Massachusetts Institute of Technology, Stanford e alle Universita di Stato di Torino e Milano e alla Bocconi. Ha fondato l’Istituto di Studi Mediterranei presso l’Università della Svizzera Italiana a Lugano. Le sue pubblicazioni includono: “Le Metamorfosi di Israele” (UTET, 2006); “Il Bottone di Molotov” (Corbaccio, 2004); “Il poligono mediorientale: Fine della questione arabo-israeliana?” (Il Mulino, 1994); “La guerra privata del Tenente Guillet” (Corbaccio, 1993); “Storia di un Ebreo fortunato” (Bompiani, 1985). Con Indro Montanelli ha fondato “Il Giornale” con cui ancora collabora assieme ad altre pubblicazioni italiane e europee. È Presidente dell’Istituto di Studi Mediterranei all’Università della Svizzera Italiana a Lugano. È membro del Comitato Scientifico di ETHICA.

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